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Villanova - Rifugio Barbara

Tempo di percorrenza: 5h

Dislivello positivo: 1210m

Dislivello negativo: 680m

Lunghezza tappa: 13,7km

Si chiama Oasi del Barant la grande riserva naturale di 4000 ettari dell Val Pellice, costituita nel 1976, che comprende due vallate molto belle dal punto di vista paesaggistico. Vi furono reintrodotti gli stambecchi, i caprioli e i mufloni; qui ha il suo habitat la rara salamandra alpina di Lanza. Tra le rarità botaniche si annovera la pianta insettivora "Pinguicula Alpina", pianta grassa che forse si può trovare nel giardino botanico del Colle Barant. Un paesaggio selvaggio e denso di storia. Anche nella gola che sale alla Conca del Prà i Valdesi hanno dovuto combattere per la loro vita.A cuasa di una valanga che seppellì un gruppo di persone nel 1655, viene chiamato il Piano dei Morti. Un grandioso panorama accompagna il persorso che conduce nella valle adiacente, dove tutti gli anni, ha luogo una corsa in montagna chiamata "Tre Rifugi".

Il percorso è ben segnalato, si svolge prevalentemente su mulattiera e sentieri militari. Le scorciatoie sono sempre piuttosto ripide. Punti d'appoggio: Rifugio Jervis, Rifugio Barant.

Si attraversa Villanova e con l'antica mulattiera si sale lungo il torrente Pellice. Alle rovine appena visibili del Fort Mirabouc (costruito nel 1565 per controllare il traffico dei Valdesi, distrutto nel 1794) sbocca una strada ghiaiosa che conduce alla Conca del Prà. Si oltrepssa la fragorosa Cascata del Pis, il Piano dei Morti, dopodichè è possibile, tagliando, evitare la strada ghiaiosa. Mentre la strada ghiaiosa, poi, porta ad una fenditura della valle, al Colle della Maddalena, 1821m, la mulattiera passa per una piccola cima arrotondata e, con un percorso più breve, arriva direttente alla Conca del Prà. Un altopiano circondato da una corona di cime aguzze e al Rifigio Jervis

Dal rifugio si possono attraversare in linea retta i prati in direzione est, fino al ponte che si trova all'ingresso della Conca del Prà. Si attraversa e un segnale di sentiero ci indica di proseguire verso monte sul pendio Ovest. Il sentiero segnalato rosso-bianco accorcia, in più punti, la strada militare che qui inizia e porta a Col Barant. Poco prima di raggiungere il passo si può visitare il giardino botanico Peyronel, dopo il quale si arriva al Rifugio Barant (2373m). anche in discesa verso Sude, sentieri pedonali tagliano gli ampi tornanti della strada militare. Al fine con un breve saliscendi di raggiunge il Rifugio Barbara

VARIANTE

Chi volesse rendere più alpinistico il tratto Rifugio Jervis - Rifugio Barbara, può optare per un percorso più in quota attraversando tutta la Conca del Prà e toccando il Rifugio Granero. Percorso più vario, questo, che conduce alle sorgenti del Pellice ed ai nevai che lo alimentano. Il tempo di percorrenza è all'incirca 90 minuti superiore al percorso principale, ma più suggestivo sotto l'aspetto ambientale e di alta montagna, specie nel tratto Rifugio Granero - Colle Manzol. Questo percorsno non presenta difficoltà particolari, eccetto il tratto iniziale della discesa da Colle Manzol a causa del sentiero un poco esposto.

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